Il benessere del gatto in gattile

Il concetto di benessere è attualmente di grande importanza per coloro che si occupano dei gatti ospiti di un gattile, e che desiderano vederne rispettate le esigenze fisiche e psichiche. Per capire cosa è necessario al suo benessere, bisogna tenere sempre presente che il gatto domestico si è evoluto dal gatto selvaggio africano, un carnivoro semi-arboricolo con uno stile di vita essenzialmente solitario. Nel suo stato naturale di vita libera, un gatto può seguire i modelli felini normali di comportamento. Può godersi l’aria fresca, sdraiarsi al sole, ripararsi dagli elementi o scegliere di affrontarli; può cacciare per mangiare o per divertimento, arrampicarsi sugli alberi, affilare gli artigli, scavare buche, ricercare o fuggire la compagnia umana o felina.

Per il gatto la cui vita si svolge in un rifugio, la nostra preoccupazione principale deve essere di compensare la privazione di queste attività feline.

Esistono dei fattori strettamente collegati al livello di benessere in gattile, e sono ambientali come lo spazio disponibile e il modo in cui è strutturato, e gestionali come:

• comfort e riparo
• disponibilità di acqua e cibo
• libertà di movimento
• formulazione e numerosità dei gruppi
• prevenzione e rapido trattamento di patologie
• evitare stress inutili
• presenza di persone conosciute e di cui i gatti si fidino
• e soprattutto la possibilità di manifestare l’etogramma tipico della specie felina

La prima cosa con cui facciamo i conti in gattile sono lo spazio e gli alloggi.

I gatti vengono di solito tenuti liberi durante il giorno e chiusi in recinti durante la notte, ma alcuni (i nuovi arrivati, i soggetti problematici ecc..) devono passare qualche tempo indoor, quindi va considerato che pur non avendo bisogno di “compagnia” nel modo in cui ne hanno bisogno un cane o un uomo (animali “sociali”), tuttavia anche i gatti possono essere sociali e interagire regolarmente con i conspecifici, ragion per cui in molti casi si può far loro condividere l’alloggio con altri gatti a condizione di scegliere attentamente i gruppi sociali e di avere tutte le cautele negli inserimenti di nuovi soggetti.

Gli alloggi devono essere per singolo gatto così misurati:
Area di riposo 0.92 x 0.92 m
Area di esercizio 0.92 x 1.85 m
Altezza minima 1.8- 2 m

Per gruppo di gatti (massimo 6):
Area di riposo 1.85 x 1.85 m
Area di esercizio 3.05 x 3.65 m
Altezza minima 1.8-2 m

I gruppi sociali sono rappresentati da gatti che dimostrano evidente tranquillità nella gestione dei rapporti tra loro esprimendo mutui comportamenti di cura come il lavarsi l’un l’altro e lo stringersi insieme per dormire. I gatti che non riescono a adattarsi soddisfacentemente a vivere in gruppo si adattano generalmente bene a vivere in coppia.

Se invece un gatto mostra incompatibilità persistente con gli altri va alloggiato separatamente, in tal caso il recinto singolo va organizzato in modo tale che il gatto abbia sia un certo contatto visivo con altri gatti ma anche che possa sottrarsene mediante la possibilità di nascondersi. Anche l’introduzione di un nuovo gatto in un gruppo deve essere fatta lentamente, sotto attento controllo.

I recinti devono essere abbastanza grandi da permettere ai gatti di esprimere una vasta gamma di posture e comportamenti normali, come l’allungamento (stretching), l’esplorazione e il gioco. Per minimizzare le tensioni sociali ed impedire i conflitti aggressivi e per motivi igienici, ci dovrebbe essere una distanza almeno di 0.5 m. fra le varie aree funzionali per l’alimentazione e per bere, le zone di riposo, i tiragraffi le zone per l’eliminazione.

La dimensione verticale è molto importante nella strutturazione dello spazio del gatto, quindi i recinti dei gatti devono contenere strutture che permettano loro di farne il massimo utilizzo, quali alberi tiragraffi, passerelle rialzate, amache, piattaforme o mensole verticali disposte ad altezze differenti, come del resto in tutta l’area del gattile vanno organizzate strutture sollevate (passerelle tra i tetti dei recinti, passaggi da un albero all’altro ecc..)

I gatti non hanno delle distinte gerarchie di dominanza nè quindi meccanismi post-conflitto quale la riconciliazione, non si sono adattati a vivere in stretta vicinanza l’uno all’ altro e riducono la probabilità di aggressione mantenendo le distanze tra di loro, quindi se un recinto è troppo piccolo, ci potrà essere un aumento di scontri fra gatti oppure essi tenteranno di evitarsi diminuendo la loro attività motoria e stando fermi in certe posizioni o nascosti per gran parte della giornata, un’organizzazione degli spazi in verticale ne permetterà l’utilizzo anche ai fini di mantenere o aumentare le distanza tra i soggetti con diminuizione del tasso di stress.

Anche nascondersi è un comportamento che i gatti emettono frequentemente in risposta ai cambiamenti nel loro ambiente, come anche per evitare le interazioni con altri gatti o con la gente perciò si potranno usare barriere visive, quali pannelli verticali, tralicci e tende, per dividere gli spazi in aree separate permettendo ai gatti di uscire dalla vista gli uni degli altri. Dal momento che questo comportamento è un modulatore dello stress, i gatti dovrebbero sempre avere accesso a posti dove si possano nascondere comodamente [per esempio, scatole, cartoni], delle strutture sollevate e parzialmente chiuse sono utili poiché celano il gatto, il quale può però allo stesso tempo controllare i dintorni.

Ogni recinto deve avere un numero di lettiere pari al numero dei gatti più possibilmente una, pulite una o più volte al giorno, perché alcuni gatti non utilizzeranno una lettiera se già è stata sporcata.

Dato che mangiare è per il gatto un affare strettamente privato, anche le ciotole di cibo devono essere distanziate fra loro e poste possibilmente ad altezze diverse, per consentire a tutti i gatti, anche a quelli timidi o che sono intolleranti degli altri di mangiare in pace.
L’acqua deve stare in postazioni diverse dal cibo in più contenitori dal bordo largo. Tutto ciò pertanto che rappresenta un bisogno primario – acqua, cibo, zone di riposo, zone di eliminazione – deve in gattile essere messo al riparo dallo scatenarsi di competitività e aggressioni, cioè ce ne deve essere in abbondanza per tutti.

Un’altra caratteristica importante per il gatto in gattile è il controllo immediato nei confronti dell’ambiente. Una recinzione con zone funzionali separate [per esempio, recinto con veranda all’esterno; zone collegate; divisioni verticali all’interno di una recinzione], arredamento adatto [per esempio, mensole; cucce per nascondersi] ed accesso visivo ai dintorni [per esempio, finestre], permette ai gatti un certo controllo sopra l’ambiente fisico e sociale. Essi possono allora fare una varietà di scelte comportamentali [per esempio, arrampicarsi sopra una piattaforma elevata per ottenere una vista migliore; nascondersi dietro una barriera visiva per stare da soli] che migliorano il loro benessere generale.

Nei recinti e fuori non devono mancare superfici adatte alla graffiatura e la marcatura olfattiva (tiragraffi, stuoie, pezzi di moquette, legno), che rappresentano importanti modi di comunicazione nella specie felina.

Per alcuni gatti la vita in gattile, che è pur sempre un ambiente confinato, può essere povera di stimoli o noiosa, oppure deprimente se il gatto è timido e non ama essere circondato da altri gatti. Molti si possono annoiare e frustrare e con il tempo possono diventare depressi. Tutto questo contribuisce a comportamenti aggressivi, sofferenza mentale e malattie. Giocare, cacciare, correre, graffiare e passare del tempo di qualità con un essere umano sono tutte attività essenziali per i gatti.

Giocare è un’attività molto importante per i gatti, infatti consente loro di impegnarsi in comportamenti naturali che assomigliano alla caccia (inseguire, puntare, balzare) e fornisce l’esercizio fisico di cui hanno bisogno per esercizio per mantenersi in forma fisica e mentale . Aiuta i gatti timidi a guadagnare fiducia e aiuta i gatti più sicuri ad impegnare energie in modo costruttivo, inoltre il gioco è molto importante per aiutare i gatti a rimanere legati agli esseri umani. I gatti che hanno l’opportunità di giocare in gattile sono più amichevoli e più rilassati e le loro possibilità di essere adottati aumentano.

Una interessante tecnica di arricchimento ambientale consiste nell’aumentare il tempo che gli animali spendono in comportamenti d’alimentazione pseudo – predatori. Mettere dei croccantini in contenitori con fori attraverso i quali il gatto deve estrarre le diverse parti stimola il gioco ed il comportamento predatorio…

I gatti in gattile dovrebbero essere ben socializzati agli esseri umani, poiché ciò aumenta le loro possibilità di adozione. Uno dei modi migliori per realizzare questo obiettivo è di accertarsi che i volontari interagiscano con loro quotidianamente e nella giusta maniera . I gatti in gattile imparano a interagire con gli esseri umani ed organizzano i loro modelli quotidiani di attività intorno all’attività di coloro che li seguono. I volontari che nei gattili si prendono cura dei gatti devono essere a conoscenza dei comportamenti tipici della specie felina e devono essere felici di interagire con i gatti. Alla maggior parte dei gatti piace molto essere coccolata e questo può essere una buona occasione per rilevare se qualcuno ha perso peso o se non sta bene ed inoltre il contatto sociale con gli esseri umani è particolarmente importante per i gatti che sono tenuti in recinti da soli.

L’importanza delle interazioni sociali positive fra i volontari dei gattili e i loro gatti non deve essere sottovalutata. I momenti in cui i recinti vengono puliti e si somministra il cibo offrono occasione di interazione, ma è necessario che sia previsto nell’arco della giornata un periodo di tempo in cui i volontari stiano insieme ai gatti per giocare e passare del tempo con loro.

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