Problemi comportamentali – Aggressività

 

1. Aggressività tra gatti

Comportamento sociale ed aggressione fra i gatti di famiglia
È impossibile dire con sicurezza se una convivenza tra gatti di casa potrà funzionare, alcuni gatti non tollerano in nessun modo di dividere la loro casa con altri gatti e per loro la migliore sistemazione possibile è in una casa “monogatto” (per il particolare etogramma felino il gatto non ha necessariamente bisogno di compagnia), altri invece possono vivere bene in compagnia di altri gatti e a volte si sa di ”amicizie feline” del tutto indissolubili. Se avete problemi nella convivenza fra i vostri gatti di casa sappiate che, molti problemi di aggressività fra gatti possono essere risolti con successo con l’aiuto di uno specialista di comportamento animale che sia esperto nel comportamento del gatto. I gatti con problemi di aggressività potranno non diventare mai “amici”, ma imparare a tollerarsi reciprocamente. Lavorare sui problemi di aggressione fra i gatti di famiglia prenderà un po’ di tempo e di impegno, non arrendetevi se le cose non sembrano funzionare subito.

Alcuni tipi più comuni di comportamenti aggressivi fra i gatti

Aggressione territoriale
I gatti sono molto territoriali, molto più dei cani. L’aggressione territoriale si ha quando un gatto ritiene che il suo territorio sia stato invaso da un intruso. A seconda di dove il gatto passa il suo tempo, può ritenere tutta l’area interna ed esterna della casa e il vicinato come suo territorio. Le gatte possono essere altrettanto territoriali quanto i maschi. I modelli di comportamento in questo tipo di aggressione possono andare dai sibili, a soffiate e zampate quando il residente incontra l”intruso” fino agli appostamenti, agli agguati e all’attacco con inseguimento. I problemi territoriali compaiono spesso quando un nuovo gatto è introdotto in famiglia, quando un giovane gattino raggiunge la maturità, o quando un gatto incontra altri gatti (esempio dei vicini di casa) all’esterno. Per un gatto non è raro essere territoriale e aggressivo verso un gatto che vive con lui ed amichevole e tollerante ad un altro.

Aggressione tra maschi
I maschi adulti tendono a volte a minacciare e combattere con altri maschi. Questi comportamenti avvengono di solito come sfide sessuali per una femmina e prevedono una serie di posture del corpo molto ritualizzate: i gatti si girano intorno vicinissimo, guardandosi fissamente negli occhi, urlando e sibilando. L’attacco vero e proprio di solito non avviene se uno dei contendenti si abbassa, si gira e si allontana, il tutto molto lentamente. Altrimenti se nessuno dei due cede ci sarà un attacco da parte del più assertivo che scatterà in avanti, cercando di mordere la nuca dell’avversario che si getterà a terra sulla schiena, tentando di mordere e graffiare l’attaccante. I gatti si possono rotolarsi torno mordendosi e graffiandosi, per smettere improvvisamente e riprendere la postura di intimidazione e continuare così a lungo. Questo comportamento è tipico dei maschi interi e provoca ferite che possono dar luogo ad infezioni e alla trasmissione di malattie feline contagiose.

Aggressione difensiva
L’aggressione difensiva si ha quando un gatto sta tentando di proteggersi da una attacco al quale pensa di non potersi sottrarre. Ciò può accadere in risposta ad una punizione o alla minaccia della punizione da parte di una persona, in risposta all’attacco di un altro gatto, o in qualunque momento il gatto si senta minacciato o impaurito. La posizioni difensiva classica è l’accovacciarsi a terra, le orecchie piegate indietro, la coda che frusta l’aria da una parte all’altra e anche la posizione piegata su un lato, cosa che non va assolutamente confusa con la posizione di sottomissione del cane, anzi, avvicinarsi ad un gatto che è in questa posizione è probabile che determini un attacco.

Aggressione ridiretta
Questo tipo di aggressione è orientato verso un altro animale (o persona) che inizialmente non ha provocato il comportamento ma si trova nelle vicinanze del gatto irritato. Per esempio, un gatto che è seduto vicino ad una finestra o vede un gatto estraneo in giardino. Poiché non può attaccare il gatto esterno, il nostro micio può rigirarsi e attaccare l’altro gatto di famiglia che stava seduto vicino a lui o anche il proprietario se interviene.

Che cosa fare

• Se il comportamento del vostro gatto cambia improvvisamente, la prima cosa da fare è sempre mettersi in contatto con il vostro veterinario per una visita completa. I gatti nascondono spesso i sintomi delle malattie, qualsiasi cambiamento nel comportamento può essere un’indicazione iniziale di un problema di salute.
Sterilizzate i vostri gatti, la sterilizzazione diminuisce certi tipi di aggressività
Se si prende un altro gatto, iniziare un graduale processo di introduzione. Potete avere bisogno dell’aiuto professionale di uno specialista del comportamento animale per applicare con successo queste tecniche.
• In alcuni casi è possibile (ma raramente consigliabile) utilizzare dei farmaci mentre state lavorando con loro su un programma di modifica di comportamento. Un veterinario esperto di comportamento è l’unica persona qualificata per prescrivere questo tipo di farmaci per i vostri gatti. Non dare mai al vostro gatto un farmaco senza consultare il veterinario. Gli animali non rispondono ai farmaci nello stesso modo delle persone e un farmaco che può essere sicuro per un essere umano può essere pericoloso per il gatto che ha un metabolismo diverso. Tenere sempre presente che il farmaco, da sè, non è la soluzione permanente e deve essere usato soltanto insieme con un programma di modifiche comportamentali e ambientali.

 

Che cosa non fare

Se i vostri gatti si azzuffano, non lasciate che le lotte continuino. Poiché i gatti sono così territoriali e poiché non stabiliscono le gerarchie costanti di dominanza, non potranno “vedersela tra loro” come a volte si commette l’errore di pensare. Più spesso i gatti si azzuffano, peggiore diventa il problema. Per arrestare una zuffa in atto, provate con un rumore che distragga i gatti. Non provate mai a separarli con le vostre mani.
Prevenite le zuffe. Ciò può significare tenere i gatti in ambienti separati, mentre state lavorando al problema, o almeno cercare di impedire il contatto nelle situazioni che probabilmente innescherebbero una zuffa.
Non punite i gatti. Non serve a nulla, la punizione impartita da un essere umano non viene capita dai gatti ed è probabile che determini ulteriori aggressioni o peggio reazioni di paura nei vostri confronti, che non faranno altro che complicare il problema. Inoltre, se tentate di punire il gatto, potete diventare un obiettivo per aggressione riorientata e difensiva.

I fattori che determinano se dei gatti andranno d’accordo oppure no non sono stati ancora compresi appieno e sono a tuttoggi oggetto di studio. E’ vero però che i gatti che sono stati correttamente socializzati (hanno avuti esperienze piacevoli di altri gatti durante l’infanzia) probabilmente saranno più socievoli di quelli che non sono hanno mai avuto molti rapporto con altri conspecifici. I fattori genetici inoltre influenzano un gatto il temperamento, talché da i genitori di buon temperamento è più probabili avere gattini amichevole.

 

2. Aggressività Verso le Persone

Gatti aggressivi verso le persone
A volte i proprietari di gatti non riescono a comprendere perché i loro gatti sembrano tranquilli ed amichevoli un momento e poi mordere e graffiare improvvisamente il momento seguente, ma questi comportamenti che per o proprietari sono inappropriati e spesso fonte di problemi anche per il gatto che rischia di venire allontanato da casa, si possono comprendere e cercare di risolvere. Quali sono le motivazioni alla base dell’aggressività verso le persone?

Aggressione per gioco inappropriato
I comportamenti aggressivi causati da un modo di giocare non proprio soft sono comuni in gatti di meno di due anni, che vivono come gatto unico di famiglia, sappiamo che il gioco comprende vari comportamenti, esplorativo, investigativo e predatorio e fornisce ai giovani gatti l’occasione di esercitarsi in abilità delle quali avrebbero bisogno normalmente per la sopravvivenza. Per esempio, i gattini amano esplorare le nuove zone, dà loro nell’occhio qualsiasi cosa che si muove e quindi possono piombare addosso e mordere cose che assomigliano alla preda. L’aggressione per gioco predatorio si ha quando il proprietario sale o scende le scale, cammina attraverso il salotto, o magari muove nel sonno i piedi sotto le coperte. Peggio ancora quando le persone causano o rinforzano involontariamente questo comportamento aggressivo per esempio incoraggiando per gioco il gatto a dare la caccia e mordicchiare le loro mani o i piedi.
Il gatto durante un aggressione “per gioco” assume le posizioni che mostrerebbe normalmente quando cacciano la preda. Il gatto si accovaccia, punta e poi salta e avvolge le zampe anteriori intorno alle mani o ai piedi di una persona e li morde. Questi sono tutti comportamenti normali del gatto durante la caccia, quello che il micio deve imparare (e che il proprietario deve insegnarli), è che le parti del corpo umano NON SI CACCIANO!
La maggior parte della aggressione del gioco può essere riorientata con successo verso obiettivi adatti, come giochi con i quali non snerva tenere le mani vicine al gatto (canne da pesca con pelliccia e piume in cima, fili, nastri, palline etc…)

Aggressione da “Non ho più voglia di coccole”
Alcuni gatti mordono improvvisamente mentre il proprietario li sta accarezzando. Questo comportamento si ha perché le coccole che il gatto fino a quel momento dimostrava di apprezzare, diventano improvvisamente sgradevoli Il morso è il segnale che il gatto ne ha avuto abbastanza. Anche se le persone tendono a pensare che il loro gatti li morda senza avvertimento, in realtà invece che i gatti danno generalmente parecchi segnali prima del morso. Dobbiamo quindi diventare più attenti alle posizioni del corpo del gatto e smettere di toccarlo prima del morso. I segnali di cui tenere di conto sono:

  • Il gatto inizia a mostrare segni di irrequietezza
  • inizia ad agitare la coda a destra e a sinistra
  • le orecchie vengono portate indietro e avanti a scatti e rapidamente.

Quando si osserva qualcuno di questi segnali, è tempo di smettere di accarezzare o tenere in collo il gatto e di permettergli di andarsene dove vuole. Qualunque genere di punizione fisica aggrava il problema, perché è più probabile che il gatto morda se si spaventa a seguito di una punizione e perché le coccole diventano associate con una punizione, quindi le tollererà ancora di meno. Il giusto approccio è cercare di prolungare piano piano le sessioni di coccole e unirle a ricompense alimentari. Le sessioni saranno brevi e sempre seguite da un premietto. In questo modo, il micio verrà ad associare le coccole (e questo vale anche per la spazzola nei gatti a pelo lungo o per la pulizia degli orecchi o altre procedure di toilette) con le cose piacevoli .Ogni volta provare per un tempo un poco più lungo (stando attenti ai segnali detti sopra) usando l’alimento come ricompensa.

Aggressioni per paura
I gatti se spaventati si accovacciano a terra, con le orecchie indietro, coda che si agita nervosamente da destra a sinistra. I gatti in questa posizione devono essere lasciati stare, non vanno avvicinati nemmeno con le migliori intenzioni di rassicurazione, tale comportamento sarebbe comunque letto come aggressivo e potrebbe scatenare un attacco che il gatto vedrebbe coma la sua ultima difesa.

Aggressioni ridirette
L’aggressione ridiretta si ha quando un gatto è irritato verso qualcuno o qualcosa che non raggiunge e qualcuno o qualcosa gli capita davanti, perciò riorienta questa aggressione su un’altra persona o animale. Per esempio, se due gatti di famiglia hanno uno scontro, il gatto perdente, ancora irritato, può prendere ed attaccare il proprietario ignaro che gli passa vicino.

Cosa fare

  • Controllare in primo luogo con una visita veterinaria che non ci siano motivi medici per il comportamento del gatto (ad esempio dolore ai denti, e artrite sono le cause più comuni di un peggioramento del carattere del gatto!)
  • Valutare la possibilità di un consulto specialistico con un comportamentalista, è assai difficile che un problema di aggressione si risolva da solo.
  • Prendere precauzioni. La priorità è di mantenere tutti sicuro. Sorvegliare, limitare o confinare le attività del gatto fino a che non intervenga un professionista.

Cosa non fare

  • Mai tentare di trattare un gatto spaventato o aggressivo. Morsi e graffiature sono assicurate e anche la relazione con il nostro micio ne scapiterà tantissimo, non riusciremo più a fidarci di lui e cadremo nello stupido equivoco di pensare che “è un animale, quindi è inaffidabile chissà cosa gli passa per la testa” e invece questo non è vero, noi possiamo capire quello che gli passa per la testa se ci impegniamo a leggere i segnali che ci manda, ad interpretarli correttamente e quindi a emettere in risposta il giusto comportamento che lo calmerà e ridurrà la tensione.
    In casi come questi il giusto comportamento è lasciare in pace il gatto che mostra segnali di paura con aggressività attiva (corpo accovacciato, orecchie indietro, coda che sferza da una parte all’altra in schiocchi nervosi e bocca aperta per miagolare o soffiare, lasciamolo calmare e poi ritentiamo l’approccio.
  • Mai impartire punizioni, la punizione non aiuterà e peggiorerà il problema. Se l’aggressione è motivata da timore, la punizione renderà il gatto più spaventato e quindi più aggressivo.